… beh, certo, bella scoperta, Natale arriva ogni anno!
A volte si è nello spirito giusto, tutte lucine, Babbini Natale e canzoncine, altre molto meno, specialmente quando si vive un periodo non facile, o quando l’anno è stato particolarmente difficile. Proprio in questi casi sarebbe utile prendere tempo per noi (alla faccia dei pranzi, della corsa ai regali, dell’indigestione di parenti, di buonismo e di Babbi Natale)).
Quindi respiriamo e… keep calm, è solo Natale!
Quest’anno, l’albero di Natale,
lo carico di tutte le cose che nell’anno sono andate storte.
Le difficoltà, i momenti di rabbia, di noia, di disperazione.
Tutti quei giorni interminabili in cui mi sono sentita sola.
E tutte quelle volte in cui ho detto “basta!”
e tutte le strade che ho attraversato,
i bivi che mi hanno costretta a scegliere
e i paesi che ho lasciato alle spalle
Tutte le lacrime che ho versato,
tutte le ginocchia sbucciate sull’asfalto.
E quel sordo dolore per ciò che non capisco,
per chi ho dovuto lasciare andare
per quei passi che piano si allontanano
lasciando indietro una ferita
e una ruga in più sulla fronte.
Ma una volta che ho adornato il mio albero
di questi addobbi opachi,
non dimentico le luci
di tutte le persone che ho amato
e di chi mi ha amato
dei momenti di gioia,
delle risate,
degli abbracci senza fine
degli sguardi complici
del calore del fuoco e del fresco della neve
della soddisfazione per i progetti realizzati
di tutte le volte che mi sono sentita grata
o insensatamente felice.
Le luci della musica, della danza e del vento,
dei respiri profondi nell’aria tersa,
di un prato in cui rotolarsi a primavera
colmo di sogni da percorrere a perdifiato.
Ogni momento ha il suo spazio sull’albero,
ma che siano le luci
ad accendersi e a scaldare l’ombra
Alla fine ciò che rimane veramente
sia solo tenerezza.